Anno Uno

In principio fu l’Anno Zero, un anno lunghissimo e difficile.
All’orizzonte, oggi, s’intravede l’Anno Uno, che resta però sfuggente.

Arriva un momento decisivo per il futuro immediato dell’Arsenal, un passaggio che dovrebbe sancire il rientro del club nella cerchia dei migliori d’Europa e confermare le rinnovate ambizioni sia in ambito domestico che internazionale.

Ora che la squadra sembra aver imbeccato il giusto cammino; ora che il manager sembra aver convinto tutti della bontà del suo progetto; ora che i giocatori sembrano sul punto compiere il salto di qualità definitivo, il club è chiamato a superarsi per dare il via alla terza, decisiva fase del progetto iniziato da Edu e Mikel Arteta, diciotto mesi fa.

Dopo una prima fase di resettaggio completo della struttura stessa del club e la creazione di una nuova cultura, dopo una seconda parte di ricostruzione della rosa, ad immagine e somiglianza del manager e dei valori storici dell’Arsenal, arriva il momento di consolidare e raccogliere i frutti. Arriva il momento di dare il via alla terza fase del progetto, quella che – si spera – porterà titoli e trofei in abbondanza.

Per farlo, il club e il manager dovranno convincere gli elementi migliori ad impegnarsi attraverso la firma di un nuovo contratto pluriennale, in modo da mandare un segnale concreto sia all’interno che all’esterno dello spogliatoio. Inutile nascondersi, questo progetto non potrà mai decollare davvero senza giocatori del calibro di William Saliba, Bukayo Saka e Gabriel Martinelli ed è quindi primordiale che Edu e Mikel Arteta riescano a convincere tutti a tre a mettere una bella firma in calce ad un nuovo accordo.

Il problema, non trascurabile, è che questi giocatori fanno gola a tanti altri club, i quali al momento sono meglio equipaggiati, più ricchi e più vincenti dell’Arsenal e che, di conseguenza, potrebbero avere una forza di persuasione superiore alla nostra. I tre giocatori sono in scadenza del 2024, il che lascia all’Arsenal un margine di manovra piuttosto ristretto: senza un rinnovo, la cessione a fine stagione sarebbe inevitabile e, data appunto la scadenza imminente, il prezzo rischierebbe di abbassarsi pericolosamente.

Qualche mese fa parlavo dell’estate 2023 come data ultima per convincere i nostri migliori giocatori della bontà del progetto ed eccoci qua, a pochi mesi dal momento della verità, con però una differenza non da poco: all’epoca ero poco convinto di un cambio di rotta tale da renderci competitivi al punto da persuadere suddetti campioni in erba a restare all’Arsenal, oggi invece non vedo club la cui parabola sia ascendente quanto la nostra – almeno per quanto riguarda la sfera puramente sportiva.

Sono cautamente ottimista circa i rinnovi perché i giocatori sembrano davvero legati al club, tuttavia sono ben consapevole che dietro di loro ci sono agenti, consiglieri, amici, familiari ai quali dell’Arsenal interessa molto poco.
A sentire i vari commenti, le parti in questione sono “ottimiste”, “serene”, “tranquille” circa il rinnovo, eppure le firme ancora non arrivano. Ovviamente per tutti e tre i giocatori ci saranno cospicui adeguamenti salariali, premi e bonus in quantità e magari – e chi arrivano i potenziali guai – clausole e liberatorie varie.

Non credo sia una questione economica, o almeno non solo una questione economica, quanto una questione di promesse e garanzie: fossi in William Saliba, Bukayo Saka o Gabriel Martinelli, vorrei innanzittutto essere sicuro che i migliori anni sportivi siano costellati di trofei e riconoscimenti o quantomeno di essere messo in condizione di poterli inseguire davvero, in maniera credibile.

Io non sono nessuno di loro ma credo che il loro ragionamento non si discosti più di tanto dal mio ed è proprio per questo che un loro rinnovo significherebbe tantissimo per tutti. La permanenza di questi tre giocatori manderebbe il segnale che l’Arsenal ha un progetto tale da convincere alcuni dei migliori giovani calciatori d’Europa a restare e respingere la corte dei Real Madrid, Bayern Monaco e PSG di questo mondo.

Un loro rinnovo vorrebbe dire che (alle giuste cifre…) Bukayo Saka, Gabriel Martinelli e William Saliba sono convinti che l’Arsenal possa lottare per la Premier League, la Champions League e tutti i trofei più prestigiosi in circolazione. Vi lascio riflettere alla potenza di un tale messaggio, nel panorama calcistico europeo dei giorni nostri.

Un segnale storico, l’anno uno del nuovo Arsenal Football Club.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...