Difficile immaginare una trasferta più insidiosa di questa, dopo le fatiche europee.
Elland Road sarà un banco di prova durissimo per una squadra reduce da molti impegni ravvicinati ed particolarment intensi.
L’AVVERSARIO
Grande partenza, poi il buio. Il 3-0 rifilato al Chelsea in settembre sembrava dover proiettare gli uomini di Marsch verso una stagione di grande soddisfazione ed invece è rimasta l’ultima vittoria in Premier League. Da allora due pareggi, contro Everton e Aston Villa, e tre sconfitte contro Brighton, Brentford e Crystal Palace.
Perso Raphinha, il Leeds ha scoperto un Rodrigo in formato goleador ma deve fare i conti con qualche difficoltà difensiva, come testimonio il fatto che i Whites abbiano mantenuto involata la propria porta solo in due occasioni, fino ad oggi.
La classifica non è ancora allarmante ma di certo potrebbe (e dovrebbe) essere migliore, va detto però che il Leeds ha una partita da recuperare rispetto a quasi tutte le concorrenti dirette per la salvezza.
Il Leeds, con il suo gioco aggressivo, proverà a mettere sotto i Gunners e forzare errori nella metà campo offensiva, come già successo in svariate occasioni, soprattutto a Elland Road; il rovescio della medaglia, però, è il rischio di trovarsi scoperti quando il fronte di pressione viene bucato, aspetto che fino a qui è costato una manciata di punti a Bamford e compagni.
CASA ARSENAL
Ogni valutazione in vista della trasferta a Elland Road è legata a doppio filo alle scorie di quella in Norvegia, logisticamente impegnativa. Alcuni dei titolari sono rimasti a Londra e dovrebbero quindi essere freschi per la partita di campionato, tanti però hanno preso parte alla spedizione artica e andranno valutati.
Il momento di forma della squadra è semplicemente favoloso, il che ci erge naturalmente al rango di favoriti per questa partita, ma quella contro il Leeds sarà una partita difficile perché molto dispendiosa dal punto di vista fisico e mentale.
Certo il rientro tra i titolari di Aaron Ramsdale, Gabriel, Thomas Partey, Granit Xhaka, Gabriel Martinelli e Gabriel Jesus, mentre Martin Ødegaard, William Saliba e Bukayo Saka saranno confermati. Restano tre maglie da assegnare, tutte in difesa, con Ben White, Takehiro Tomiyasu, Kieran Tierney e Oleksandr Zinchenko – se recuperato – in ballotaggio. Improbabile che Mikel Arteta rinunci a Ben White, uno dei migliori in assoluto in questo primo terzo di stagione.
IL DUELLO CHIAVE
Se il pressing offensivo è la specialità della casa a Elland Road, si può dire altrettanto di Gabriel Jesus, uno dei migliori in questo tipo di azione. Il brasiliano potrebbe mettere in grosse difficoltà i centrali del Leeds e, perché no, anche Meslier. Il portiere francese ha ancora evidenti limiti in possesso e potrebbe andare in difficoltà in fase di distribuzione, con Gabriel Jesus in agguato.
Occhio a Rodrigo che, come detto, ha ritrovato un certo feeling con la porta: lo spagnolo ha segnato il 40% dei gol messi a segno in Premier League dal Leeds. Eppure, la mia preoccupazione ha un nome diverso e più precisamente quello di Luis Sinisterra: il colombiano, che ha scontato la squalifica dopo l’espulsione rimediata contro l’Aston Villa, ha le qualità tecniche per mettere in difficoltà Ben White, che dovrà fare molta attenzione nell’uno contro uno.
I PROBABILI XI
Ramsdale, White, Saliba, Gabriel, Tierney, Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Martinelli, Gabriel Jesus