Battutacce a parte, a Ellan Road ci hanno salvato proprio le….
Quelle di Aaron Ramsdale e quelle di Gabriel ma, in generale, quelle della squadra.
Il Leeds di Marsch non è sembrata per niente una squadra che non vinceva da cinque partite, mentre l’Arsenal è sembrata esattamente una squadra reduce da una trasferta artica, con nove ore di volo sul groppone.
È stata una partita difficile e sofferta ma abbiamo portato a casa tre punti che ci permettono di distanziare il City di quattro punti, complice la sconfitta degli uomini di Guardiola ad Anfield. Dopo aver dominato il Tottenham e giocato una partita di grande maturità contro il Liverpool, l’Arsenal ha mostrato un’altra faccia a Ellan Road, una faccia che personalmente non pensavo avessimo ancora sviluppato a sufficienza.
Non si vince mai perché si è giocato male ma si vince nonostante una brutta prestazione, come diceva Jorge Valdano, e noi abbiamo vinto nonostante una prestazione con parecchie lacune, in primis l’intensità. Il Leeds, a detta dell’allenatore Marsch, ha voluto imporre ritmi altissimi per mettere a dura prova le gambe dei nostri, provate dalla trasferta di Europa League, e l’Arsenal ha dovuto pagare dazio, tuttavia il modo in cui la squadra si è adattata alle condizioni proibitive della partita è ben diverso da quanto visto in passato.
Quella di ieri poteva essere l’ennesima batosta rimediata contro una squadra di medio-bassa classifica, in una partita giocata a ritmi molto sostenuti, ed invece si è trasformata in una vittoria fondamentale per il resto del campionato; quella che poteva essere un’altra trasferta indigesta come quelle di Selhurst Park o di St. James’s Park della passata stagione, è diventata una vittoria che potrebbe fare la differenza da qui a fine stagione, questa volta in positivo.
Il Leeds non meritava di perdere questa partita ma l’Arsenal è riuscito a far tesoro delle esperienze passate e, per una volta, è stato baciato dalla fortuna con il rigore sbagliato da Bamford. La squadra ha difeso con le unghie e con i denti (e con altro…), i giocatori non si sono risparmiati e hanno finito con l’essere ricompensati per i propri sforzi.
L’uscita del pallone poteva essere migliore? Si.
Il palleggio a centrocampo poteva essere più pulito? Senz’altro.
Le scelte degli attaccanti dalla trequarti in su potevano essere più ispirate? Certo.
Nonostante tutto questo, però, abbiamo portato a casa tre punti da Ellan Road, cosa che fino a ieri non era riuscito a fare nessuno.
Non cadete nella trappola di chi cerca di spostare il discorso sul VAR e sull’arbritro, facendo credere che l’Arsenal sia stato fortunato a Ellan Road: il primo rigore non andava assegnato perché il terzino del Leeds era abbondamente in fuorigioco nell’azione che ha portato al fallo di mano di William Saliba e il secondo rigore, quello poi annullato dal VAR, non aveva senso di esistere.
Siamo stati fortunati perché il Leeds ha gettato alle ortiche un paio di occasioni d’oro ma siamo stati soprattutto bravi a metterci del nostro per difendere un vantaggio costruito con merito e abilità. Generalmente sono sempre i secondi 45′ ad essere preponderanti nell’analisi di una partita ma va ricordato che buona parte del primo tempo è stato chiaramente di marca Arsenal.

Abbiamo sofferto, abbiamo messo a dura prova i nostri cuori ma abbiamo vinto, di nuovo.
Mikel Arteta, visto l’andazzo nella ripresa, non ha esitato a passare ad una difesa a tre e rinforzare gli ormeggi, senza però rinunciare alla velocità di Gabriel Martinelli, Fábio Vieira e Eddie Nketiah in contropiede. Una prova di maturità anche per il manager spagnolo, spesso tacciato di non essere abbastanza reattivo con i cambi.
Con questa siamo a nove vittorie in dieci partite di Premier League, 27 punti su 30 disponibili e una nuova medaglia sul petto, quella di chi sa vincere anche quando le condizioni non sono ideali e tocca adattarsi ad un avversario più carico, più veloce e più aggressivo.
Giovedì si torna in campo contro il PSV, all’Emirates Stadium, in quello che sarà il primo match point per mettere un piede nei sedicesimi di finale di Europa League.
Non si può mai tirare il fiato, voi come fate a resistere?