Abbiamo Fatto 13!

Tredici vittorie in quattordici partite stagionali, altro che fuoco di paglia!
Il sentimento generalizzato, guardando l’Arsenal vincere partita dopo partita, era la diffidenza: “dureranno, questi Gunners?”

La risposta è sí. Un forte, deciso, inequivocabile sí.
Non in eterno, non a questi ritmi ma dureranno.

Vincere tre partite su quattro è una striscia fortunata, vincerne tredici su quattordici è indicativo di qualcosa di ben diverso e durevole, appunto. Quella di ieri sera contro il PSV è stata appunto la tredicesima vittoria stagionale e permette alla squadra di avere un piede e mezzo nei sedicesimi di finale di Europa League, per arrivare ai quali basterà non perdere a Eindhoven la settimana prossima oppure, nel peggiore dei casi, sconfiggere lo Zurigo all’Emirates Stadium.

Per quanto il nostro girone non sia dei più proibitivi, averlo dominato nel modo in cui lo ha dominato la squadra è un risultato non da poco, soprattutto se pensiamo che spesso sono state le seconde linee a tirare il carretto, in primis Eddie Nketiah, Albert Sambi Lokonga, Rob Holding e Fábio Vieira. Se pensiamo poi che tra queste seconde linee oggi possiamo annoverare anche Takehiro Tomiyasu o Kieran Tierney, ecco che la definizione di “seconde linee” prende una nuova dimensione, completamente diversa rispetto alla stagione scorsa.

Questa squadra, insomma, può durare.

Le grosse lacune che ci sono costate il quarto posto la stagione scorsa sono state colmate e la rosa oggi è molto più profonda ed equilibrata, fatto al quale si aggiunge la naturale maturazione dei giocatori e una migliore comprensione delle idee del manager. Il percorso in Europa League ci ha dimostrato che cambiando i fattori, il risultato non cambia e non riesco a pensare a nulla di più incoraggiante per il proseguio della stagione. Ovviamente è impensabile andare ad affrontare le migliori di Premier League con la stessa formazione scesa in campo contro lo Zurigo, tuttavia oggi gli infortuni che inevitabilmente arriveranno fanno un po’ meno paura.

Ieri sera abbiamo fatto tredici (vittorie) ma negli ultimi diciotto mesi abbiamo fatto tredici moltissime volte: con Bukayo Saka, che sta diventando un calciatore incredibile; con Gabriel Martinelli, pescato nelle divisioni inferiori in Brasile; con Aaron Ramsdale e Ben White, entrambi strapagati secondo molti; con Martin Ødegaard, uno scarto del Real Madrid; con Gabriel Jesus, il cui nuovo ruolo si sta dimostrando trasformativo; con Granit Xhaka, il cui destino pareva segnato e ovviamente con Mikel Arteta, del quale in tanti (compreso il sottoscritto) chiedevano a gran voce l’esonero.

Questa squadra durerà, sta già durando.

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