Sedecismi di Europa League, stiamo arrivando!
Stasera, al Phillips Stadion, serviamo per il match, per rubare un termine tennistico.
L’AVVERSARIO
Sconfitti per quattro a due a casa del Groenigen, gli uomini di van Nistelrooy hanno confermato tutto ciò che di buono e di cattivo si dice di loro: sospetti in difesa, talentuosi e spreconi in attacco. Sotto di tre gol dopo aver dominato gli avversari per 45′, i nostri avversari avrebbero potuto facilmente segnarne cinque ma hanno finito col farsi infilzare per la quarta volta, proprio quando la rimonta pareva essere imminente.
Obbligati a giocare per vincere, gli olandesi rischiano di soffrire molto in transizione e concedere campo ai nostri attaccanti, soprattutto sugli esterni. I due terzini del PSV giocano molto alti, il che inevitabilmente li espone ad inserimenti alle spalle e rincorse disperate.
A differenza di quanto fatto a casa del Groenigen, i giocatori di van Nistelrooy dovranno mostrarsi più attenti e determinati nel rientrare in caso di contropiede avversario, evitando di lasciare troppo esposta una linea difensiva già di per sé molto fragile.
CASA ARSENAL
Il pareggio a casa del Southampton ha evidenziato un problema di tenuta da parte dei giocatori: fisica, secondo molti tifosi e osservatori ed invece mentale, secondo Mikel Arteta. In effetti, la squadra è apparsa brillante per quasi un’ora, prima di smarrire la via e concedere troppo ai Saints, fino al meritato pareggio.
Distanze troppo ampie tra i reparti, passaggi elementari sbagliati, troppe transizioni: scegliete voi la causa principale di una vittoria sciupata ma, ancora più importante, ditemi voi se la fatica è causa degli errori di cui sopra o viceversa, con la squadra obbligata a correre troppo.
Questa sera l’Arsenal ha la possibilità di conquistare matematicamente il primo posto nel girone e per farlo basterà non perdere contro un PSV tutt’altro che irresistibile, ammesso che van Nistelrooy non abbia qualche sorpresa in serbo. Portare a casa la qualificazione sarebbe un buon viatico per ripartire dopo la delusione del St. Mary’s Stadium e alleggerirebbe notevolmente il nostro calendario perché renderebbe superflua l’ultima partita del girone, in casa contro lo Zurigo.
Il dilemma è sempre lo stesso: mandare in campo tutte riserve oppure chiedere l’ennesimo sforzo ad un manipolo di titolari? Fosse per me, lascerei a riposo tutti ma la scelta di Mikel Arteta potrebbe essere diametralmente opposta.
IL DUELLO CHIAVE
Giusto per non parlare sempre e solo di Cody Gakpo, il giocatore da tenere d’occhio tra gli olandesi sarà Jordan Teze, di mestiere terzino destro: arma offensiva di van Nistelrooy, sfrutterà gli accentramenti di El Ghazi per andare sul fondo e crossare. Con ogni probabilità sarà Kieran Tierney a doverlo contenere, il duello sarà interessante.
Molto dipenderà dallo schieramento offensivo scelto da Mikel Arteta ma l’uomo di serata DEVE essere Eddie Nketiah: poco ispirato nelle ultime uscite, il giovane inglese ha la possibilità di ribadire la sua importanza e soprattutto convincere gli scettici delle sue qualità.
I PROBABILI XI
Turner, Cédric, Holding, Gabriel, Tierney, Sambi Lokonga, Xhaka, Fábio Vieira, Marquinhos, Nelson, Nketiah.