Qualcuno ha detto trasferta? L’Arsenal giocherà pure in casa ma Clock End Italia va in trasferta!
La notizia del giorno è questa, altro che Mikel Arteta, Bukayo Saka e compagnia!
L’AVVERSARIO
L’inattesa vittoria interna contro il Liverpool, firmata da Awoniyi, ha restituito un po’ d’ossigeno alla squadra ma la classifca è ancora molto precaria. Il Forest è ultimo, a pari punti con il Wolverhampton, e ha raccolto la sua seconda vittoria stagionale, dopo quella contro il West Ham alla seconda giornata.
Il mercato, che definire fuori dal mondo sarebbe riduttivo, ha consegnato a Cooper una rosa molto valida ma praticamente sconosciuta, quindi era necessario mettere in preventivo tante difficoltà e tante sconfitte. Il valore individuale di Lingard, Awoniyi, Renan Lodi, Gibbs-White, Henderson, Dennis e Freuler è molto alto ma sembra mancare un’identità chiara, aspetto sul quale Cooper sta lavorando duramente.
L’impressione è che il Forest sia destinato ad una tranquilla salvezza non appena avrà saputo creare un buon amalgama, la sensazione però è che questa benedetta stabilità potrebbe arrivare troppo tardi. Sette sconfitte in undici partite di Premier League sono tantissime e recuperare potrebbe essere troppo complicato anche per una rosa ben attrezzata come quella del Nottingham Forest.
Vedremo che Cooper insisterà con il 4-3-2-1 visto contro il Liverpool, con Lingard e Gibbs-White a supporto di Awoniyi, oppure se passerà alla difesa a tre per rinforzare il centrocampo e chiudere gli spazi a Martin Ødegaard, Granit Xhaka e Thomas Partey.
CASA ARSENAL
La sconfitta rimediata ad Eindhoven ha interrotto una serie d’imbattibilità che durava da dieci partite, con Mikel Arteta che ha invocato un reset completo da parte dei giocatori.
Ancora una volta, come visto contro Leeds e Southampton, la squadra ha accusato un calo netto e ha commesso tanti errori, figli di una scarsa lucidità. L’impressione è che il manager spagnolo voglia insistere con gli XI abituali e il solito canovaccio e, se così fosse, dobbiamo sperare di mettere la partita in discesa nei primi 45′ – come avremmo potuto e dovuto fare contro i Saints.
C’è attesa per vedere come reagirà Gabriel Jesus dopo la battuta a vuoto del St. Mary’s Stadium, dove si è divorato due gol facili facili: il brasiliano ha un’occasione d’oro per rifarsi contro una difesa, quella del Nottingham Forest, che ha incassato 23 gol, dei quali 14 in trasferta.
Da valutare le condizioni di Oleksandr Zinchenko, il cui “piccolo malanno” dura ormai da quasi un mese: l’ucraino non gioca North London Derby del 1° ottobre ed è un po’ di tempo che è “prossimo al rientro” stando alle parole di Mikel Arteta.
IL DUELLO CHIAVE
Jesse Lingard è uno a cui è sempre piacuto farci male, quando era al Manchester United: il suo movimento tra le linee potrebbe essere difficile da leggere per la nostra catena di destra, soprattutto in transizione. La comunicazione tra Ben White, William Saliba e Thomas Partey sarà fondamentale per evitare guai.
Sul fronte opposto, difficile identificare un giocatore che possa fare la differenza in un momento particolarmente difficile per la squadra. In questi casi, a fare la differenza potrebbero essere le situazioni da palla inattiva. William Saliba, Takehiro Tomiyasu e Gabriel potrebbero quindi essere decisivi in questo senso, quanto e più di Bukayo Saka, Gabriel Martinelli o Gabriel Jesus.
I PROBABILI XI
Ramsdale, White, Saliba, Gabriel, Tomiyasu, Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Martinelli, Gabriel Jesus.