Job done. Siamo primi, siamo qualificati, niente spareggi scomodi.
L’importante, in fondo, era quello. Avremmo potuto soffrire meno ma tant’è.
Qualche segno incoraggiante c’è stato, durante la partita casalinga contro lo Zurigo: la prestazione di Kieran Tierney, travolgente come sa essere e autore di un bellissimo gol; la rinnovata verve di Eddie Nketiah, che a sinistra ha causato diversi problemi alla retroguardia svizzera e il rientro di Mohamed Elneny, che permetterà maggiori rotazioni a centrocampo.
È stato proprio l’egiziano a ispirare i pensieri che sto per elaborare, pur non essendone il protagonista: grazie al suo rientro, infatti, Mikel Arteta ha potuto concedere maggiore libertà a Albert Sambi Lokonga, schierato da mezz’ala sinistra in quello che abitualmente è il ruolo di Granit Xhaka.
Liberato dalle responsabilità difensive e dal peso dell’essere il primo tassello in costruzione, ero sicuro che il belga avrebbe fatto vedere tutte le sue indubbie qualità tecniche e atletiche ma soprattutto una rinnovata determinazione, lui che nelle ultime settimane aveva fatto parlare di sé principalmente per le polemiche a distanza con Roberto Martínez, commissario tecnico del Belgio.
Mi sbagliavo.
Anonimo sia in possesso che senza palla, Albert Sambi Lokonga ha perso un’occasione per recuperare terreno nelle gerarchie di Mikel Arteta e rischia quindi di vedere ancora meno il campo, lui che in Premier League non gioca titolare dalla trasferta di Old Trafford e non è più sceso in campo dal North London Derby di un mese fa. Il rientro di Mohamed Elneny, che avrebbe potuto fare da catalizzatore per un rilancio del belga, potrebbe finire con l’emarginare ulteriormente il giovane centrocampista ex-Anderlecht e condannarlo ad un ruolo da comparsa perenne.
Albert Sambi Lokonga sembra aver un disperato bisogno di fiducia e autostima ma il manager non è nelle condizioni di concedersi il lusso di schierarlo ancora e ancora, in attesa che l’interruttore si riaccenda. Non può essere un caso il fatto che Granit Xhaka abbia giocato sempre da titolare, ad eccezione della trasferta in Norvegia, durante la quale è subentrato all’ora di gioco, e quella di ieri sera perché squalificato. Mikel Arteta non si fida di Albert Sambi Lokonga, in questo momento.
Come gestire questa situazione al meglio? Difficile a dirsi.
Probabilmente la sosta per il Mondiale in Qatar sarà una manna dal cielo per Albert Sambi Lokonga, le cui possibilità di essere convocato sono praticamente nulle dopo lo scontro con il commissario tecnico. Il belga avrà la possibilità di lavorare a Londra durante il Mondiale e concentrarsi sul proprio gioco, in modo da farsi trovare pronto quando ricomincerà la Premier League. Con Thomas Partey e Granit Xhaka impegnati in Qatar, pur con poche possibilità di andare lontani, Albert Sambi Lokonga potrebbe diventare improvvisamente molto prezioso per Mikel Arteta e per la squadra, al pari di Mohamed Elneny. Se non è un ultimo appello, ci assomiglia parecchio.
In alternativa, Edu e Mikel Arteta potrebbero decidere di mandare il belga in prestito e permettergli di giocare con continuità, come fatto prima con William Saliba e poi con Nuno Tavares, ma ciò implicherebbe l’arrivo di un nuovo centrocampista durante il mercato invernale. Che l’Arsenal sia alla ricerca di un elemento in più in mediana è risaputo, come testimonia l’inseguimento estivo di Douglas Luiz, quindi non è improbabile che il club decida di riprovarci l’inverno prossimo, spostando il proprio interesse su altri obiettivi visto che il brasiliano ha rinnovato con l’Aston Villa.
D’altronde, se Albert Sambi Lokonga è uscito dalle rotazioni in Premier League e non convince contro avversari tutto sommato modesti, fatico ad immaginare che possa essere protagonista contro avversari europei di tutt’altra caratura o che possa improvvisamente diventare un elemento importante nella corsa ai primi posti in Premier League. Più la stagione andrà avanti, maggiori saranno le aspettative e le pressioni, quindi immagino che Mikel Arteta voglia avere a disposizione un gruppo di giocatori sui quali puntare ciecamente. Oggi Albert Sambi Lokonga non fa parte del gruppo dei titolari ma nemmeno delle seconde linee scelte come Kieran Tierney, Eddie Nketiah, Takehiro Tomiyasu o Fábio Vieira, ed è relegato in fondo alla panchina con Rob Holding, Marquinhos e Cédric Soares.
Albert Sambi Lokonga vale molto più dei suoi compagni di sventura ma, in questo momento, l’Arsenal è ad un livello irraggiungibile per il belga, che deve decidere se lottare e sgomitare per un posto o arrendersi e scivolare nell’oblio, fino all’inevitabile cessione. Mi preoccupa il fatto che, come visto in All or Nothing: Arsenal, Albert Sambi Lokonga abbia tendenza a piangersi addosso anziché ribellarsi e temo che non sia abbastanza determinato per cambiare il corso degli eventi.
Sarebbe un peccato vederlo partire ma, se questo è il prezzo da pagare per avere una squadra che è prima di Premier League e ha chiuso in testa il proprio girone di Europa League, allora sto con Mikel Arteta e con le sue aspettative altissime perché sono quelle che ci hanno portato fino a qui.
Non c’è più spazio per l’autocommiserazione, né per giocatori bravini ma poco determinati, quindi Albert Sambi Lokonga dovrà dimostrare di meritare questa maglia ma soprattutto di volerla con convinzione. C’è ancora un mese di tempo prima del Mondiale e poi fino al 31 gennaio per convincere Mikel Arteta di essere un elemento affidabile.
Altrimenti, avanti il prossimo.