Gabriel Martinelli alla fine ce l’ha fatta ed è impossibile non sentirsi orgogliosi di lui.
L’attaccante è entrato di prepotenza nella lista dei 26 stilata da Tite, un po’ a sorpresa a dirla tutta.
Fino a poche ore prima dell’annuncio ufficiale, infatti, sembrava che il nostro attaccante non avrebbe trovato posto sull’aereo che porterà i 26 prescelti in Qatar, scavalcato da giocatori di maggiore esperienza o blasone. Giusto così, forse, perché in fin dei conti Gabriel Martinelli è un mezzo esordiente ed è alla prima vera stagione da titolare con la maglia dell’Arsenal e al Brasile non mancano certamente le opzioni in attacco.
Ed invece, ecco che nella lista ufficiale è spuntato anche il suo nome.
Considerando che nel 2019, cioé l’altro ieri, Gabriel Martinelli giocava nella quarta divisione brasiliana con la maglia dell’Ituano, il fatto che oggi vada in Qatar assieme a Neymar, Vini Jr, Dani Alves, Thiago Silva, Alisson e Ederson – oltre a Gabriel Jesus – è qualcosa di eccezionale. Già questo dovrebbe bastare per rendere felice Gabriel Martinelli ma credere che il nostro giocatore si accontenterà di un ruolo da comparsa significa non conoscerlo affatto e sottovalutare profondamente le sue qualità morali, prima ancora che tecniche o atletiche. Come avrebbe dovuto iniziare all’Arsenal con la squadra U21 e magari partire in prestito per accumulare esperienza, salvo poi prendersi di prepotenza prima un posto in rosa, poi un posto in panchina ed infine il centro del palcoscenico, Gabriel Martinelli andrà in Qatar con la ferma intenzione di scendere in campo e dare il proprio contributo alla causa brasiliana – altro che mascotte!
Per quanto sia improbabile che scavalchi Vini Jr, Neymar e soci nell’XI titolare di Tite, Gabriel Martinelli approfitterà al massimo di ogni minuto che il commissario tecnico deciderà di concedergli e lavorerà talmente duro in allenamento da costringere Tite a prenderlo sul serio, come fatto all’epoca con Unai Emery e più recentemente con Mikel Arteta.
Anche se non dovesse arrivare a giocare da titolare, sono sicuro che Gabriel Martinelli saprà quanto meno scavalcare alcuni dei compagni nelle gerarchie offensive di Tite e diventare il primo o secondo ricambio per l’attacco: se il Brasile continuerà a giocare con Neymar come centravanti, Raphinha ala destra e Vini Jr ala sinistra, Gabriel Martinelli può facilmente scavalcare Antony del Manchester United, Richarlison del Tottenham, Rodrygo del Real Madrid e Pedro del Flamengo, giocandosi il ruolo di prima riserva con il compagno di squadra Gabriel Jesus – un altro che di rinunciare senza lottare fino all’ultimo respiro non ne vorrà sapere.
Fossi in Antony, Richarlison e soprattutto Raphinha, non dormirei sonni tranquilli sapendo che Gabriel Martinelli è alla caccia di un posto sotto il sole, perché il nostro attaccante non mollerà fino a quando non avrà ottenuto un ruolo di rilievo nella spedizione brasiliana in Qatar.
Considerando come si è preso un posto nell’XI di Mikel Arteta e come sta giocando dall’inizio di stagione ad oggi, Gabriel Martinelli ha le carte in regola per diventare una delle sorprese di questo Mondiale invernale.
Altro che mascotte!