Buone Risoluzioni

Benarrivato, 2023!
La vittoria a casa del Brighton, accoppiata al pareggio interno del City contro l’Everton, ci proietta a +7 rispetto alla squadra di Guardiola.

Allontanare certi pensieri peccaminosi sta diventando sempre più difficile, lo ammetto.

Il Manchester City, per qualità, esperienza e profondità della rosa, resta favorito per vincere (e difendere) il titolo ma ogni settimana questo Arsenal rinforza le proprie credenziali. Abbiamo sofferto nel finale e pure sfiorato la catastrofe quando Sarmiento ha segnato il 3-4, poi giustamente annullato dal VAR, ma abbiamo anche segnato quattro gol a casa della settima in classifica e dominato per larghi tratti su un campo storicamente ostico.

La buona risoluzione per il 2023 è non farsi trasportare dall’entusiasmo e (continuare a) godermi una squadra spettacolare ma, parlando in maniera più ampia, la buona risoluzione dell’anno e iniziare a credere di poter vincere davvero questo titolo e cambiare quelle che sono le aspettative, rispetto ad inizio stagione. Se la classifica è più che rosea nei confronti della prima inseguitrice, lo è ancora di più rispetto a quello che era l’obiettivo o sogno d’inizio annata, ovvero il quarto posto.

La sconfitta interna del Tottenham (AH-HA!) contro l’Aston Villa di Don Emery ci proietta a +13 rispetto ai cugini, attualmente quinti, con una partita da recuperare e una differenza reti di +18 rispetto a Kane & Co.
Data la media punti accumulata fino a qui, il divario in classifica e il modo in cui stiamo giocando, è sempre più improbabile che questa squadra venga risucchiata nella lotta per l’ultimo posto disponibile per tornare in Champions League ma che, in realtà, possa navigare in maniera relativamente tranquilla da qui alla fine della stagione.

Sedici partite sono un campione abbastanza rappresentativo per poter concludere che questa squadra, com’è schierata oggi, è superiore a Newcastle, Chelsea, Tottenham, Manchester United e Liverpool, ovvero i cinque club che proveranno ad aggiudicarsi il terzo ed il quarto posto. Non voglio suonare arrogante, né fare il menagramo ma 14 vittorie in 16 partite disputate non possono più essere considerate un caso: abbiamo vinto 3 scontri diretti (Tottenham, Liverpool, Chelsea), abbiamo vinto 7 volte in trasferta mentre in tutta la passata stagione ci siamo riusciti solo 9 volte e stiamo segnando il doppio rispetto al 2021/22 (40 v 21), senza contare che anche la difesa è più ermetica (14 v 22).

I numeri non mentono, insomma.

Certo, ci sono gli infortuni sempre in agguato, il ritorno dell’Europa League con i relativi impegni ravvicinati e i vari cali di forma individuali e collettivi ma questa squadra, con la sua identità ben chiara e i propri automatismi, sembra ben attrezzata per assorbire anche questi colpi, come dimostrano le prime due uscite stagionali senza Gabriel Jesus. L’assenza del brasiliano, infortunatosi durante il Mondiale in Qatar, doveva pesare come un macigno ed invece Eddie Nketiah ha giocato due partite eccezionali e segnato due gol, rendendo del tutto iniflunente l’assenza dell’ex attaccante di Palmeiras e Manchester City.

Con il probabile arrivo di Mudryk, esterno d’attacco dello Shakhtar Donetsk, Mikel Arteta avrà ulteriori opzioni in attacco e maggior pericolosità in zona gol, aumentando al contempo la profondità e il tasso tecnico della rosa. Basterà per arrivare fino in fondo? Vedremo, ciò che è certo è che questa squadra ha fatto un salto di qualità tale da rendere il quarto posto un obiettivo concreto (per non dire acquisito) e il titolo non più una chimera ma un sogno da coltivare con entusiamo e gioia.

Buon 2023, Gooners!

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