Il mercato tace, la Premier League si prende una mini pausa.
L’occasione perfetta per parlare di chi sta giocando, con più o meno successo, con indosso un’altra maglia.
In attesa di vedere chi andrà in campo contro l’Oxford United, lunedì sera, e in attesa di sviluppi concreti dal mercato, questo è un buon momento per dare un’occhiata ai nostri giocatori in prestito, alcuni dei quali si stanno già ritagliando un posto nell’effettivo per la prossima stagione.
Il grande successo di questa prima parte di stagione è il prestito di Folarin Balogun al Reims, in Ligue 1. La squadra della Marna, trampolino di lancio ideale per giovani promesse (Faes, Disasi, Dia) ha deciso di puntare forte sul prodotto del nostro vivaio e affidargli un’eredità pesante, ovvero quella di Hugo Etikite. Attaccante francese classe 2002, Etikite è stato il primo giocatore del Reims a segnare 10 gol in Ligue 1, record che gli è valso il trasferimento al PSG per una cifra vicina ai 25 milioni di euro, e qualcuno ha storto il naso quando è stato deciso che Folarin Balogun sarebbe stato il suo successore.
Sei mesi più tardi, Folarin Balogun è l’idolo indiscusso dello Stade Auguste-Delaune e ha già eguagliato il record di gol di Hugo Etikite, in appena 16 partite disputate. L’inglese, che ha confezionato anche due assist, sembra destinato ad entrare di prepotenza nelle rotazioni di Mikel Arteta, la prossima stagione, e competere con Eddie Nketiah per un posto in attacco.
L’atra success story della stagione, almeno fino a questo punto, è ancor più sorprendente rispetto a quella di Folarin Balogun perché del tutto inattesa. Mi riferisco a Auston Trusty, che è stato ceduto in prestito al Birmigham City. Arrivato dalla MLS assieme a Matt Turner, anche se da due club diversi, il 24enne sembrava un colpo di marketing più che di mercato ed invece si sta dimostrando un ottimo elemento in Championship.
Sempre titolare nelle 27 partite disputate fino a qui dalla squadra di Eustace, l’americano ha impressionato per maturità e capacità di adattamento. È improbabile che Auston Trusty diventi a tutti gli effetti l’alternativa a Gabriel ma sicuramente si è guadagnato la stima di una buona fetta dei manager inglesi.
Infine, dobbiamo parlare di Nuno Tavares: prestato al Marsiglia perché chiuso da Kieran Tierney e Oleksandr Zinchenko, il brasiliano è rinato grazie alle cure di Tudor, che con il suo 3-5-2 garantisce all’ex giocatore del Benfica grande libertà di movimento in fase offensiva e poche responsabilità in fase difensiva, il vero tallone d’Achille del portoghese. Nuno Tavares, che con Mikel Arteta ha più volte avuto qualche incomprensione, pare destinato ad essere ceduto al miglior offerente e portare in cassa qualche milione, da investire in altri reparti, più bisognosi ri rinforzi di alto profilo. Prelevato dal Benfica per una cifra di poco inferiore ai 7 milioni, Nuno Tavares potrebbe essere ceduto per il doppio, in quella che sarebbe un’ottima operazione di mercato in uscita.
Purtroppo non tutti i prestiti riescono col buco e se alcuni sono un successo, altri sono un fallimento. Il caso più eclatante è quello di Nicolas Pépé, passato al Nizza dopo tre annate di alti e bassi con la maglia dell’Arsenal. Rimandandolo in Ligue 1, il campionato che lo ha visto esplodere con il Lille, Edu e Mikel Arteta speravano in un rilancio da parte dell’ivoriano, che invece continua a giocare a corrente alternata. Come già visto a Londra, i numeri raccontano una storia diversa rispetto alle prestazioni: Nicolas Pépé è il miglior marcatore stagionale del Nizza con 6 reti, a pari merito con Delort, ma è stato ripreso più e più volte dal proprio allenatore per lo scarso contributo senza palla e per le lunghe pause che ci concede durante le partite.
Pare ormai assodato che Nicolas Pépé non abbia un futuro all’Arsenal, così come il fatto che il club non potrà recuperare che una misera porzione dell’investimento (80 milioni) effettuato per portarlo all’Emirates Stadium.
Un altro che entra ed esce dall’XI titolare è Pablo Marí, in prestito al Monza: lo spagnolo, che sta recuperando dopo la brutta storia dell’accoltellamento in un centro commerciale, patisce la concorrenza di Marlon e Caldirola ed è sceso in campo appena 9 volte in 17 turni di Serie A. Peccato, perché dopo la bella parentesi all’Udinese della scorsa stagione, l’ex difensore di Manchester City e Flamengo sembrava pronto a rilanciarsi definitivamente e, accessoriamente, portare qualche obolo nelle casse dell’Arsenal. L’esperienza brianzola di Pablo Marí non è esattamente un fallimento ma, almeno per ora, nemmeno un successo, mentre quella di Ainsley Maitland-Niles al Southampton non ha nemmeno il minimo accenno di successo: l’inglese, sbarcato al St. Mary’s Stadium con l’ambizione di trovarsi un posto da titolare nel centrocampo dei Saints, è stato presto accantonato da Hasenhüttl e non sembra godere della stima di Jones, che ha sostituito l’austriaco sulla panchina del Southampton. Titolare a cinque riprese in Premier League, Ainsley Maitland-Niles ha giocato per intero solo tre partite fino a questo momento ed è finito in panchina in occasione dello scontro salvezza con il Notthigham Forest, perso per uno a zero.
Ci sarebbero anche Rúnar Rúnarsson, attualmente in Turchia, Harry Clarke (Stoke), Omar Rekik (Sparta Rotterdam), Miguel Azeez (Ibizia ma richiamato alla base), Tyreece John-Jules (Ipswich) e Charlie Patino (Blackpool) ma i loro percorsi, per motivi diversi, sono ancora troppo lontani rispetto alla prima squadra. L’unica eccezione potrebbe essere proprio Charlie Patino, talento abbagliante che – con un po’ di fortuna – potrebbe ritrovarsi in prima squadra, anche se con minutaggio estremamente limitato.
Se Folarin Balogun sembra l’unico destinato a rientrare alla base con ambizioni evidenti e giustificate, tutti gli altri paiono destinati a cambiare aria e continuare il proprio percorso altrove, chi portando in dote un discreto gruzzoletto per il club e chi invece senza lasciare traccia del proprio passaggio. La speranza, per i prossimi anni, è di continuare a migliorare un modello che sta pian piano iniziando a portare i propri frutti, come dimostrano il reintegro di William Saliba e la cessione di Joe Willock al Newcastle.
Ben Knapper, responsabile dei prestiti in casa Arsenal, ha dimostrato di vederci lungo e di sapere il fatto suo. Speriamo che sia solo l’inizio.