Non era ancora mai successo in questa stagione. Come si riparte dopo due sconfitte di fila?
Il doppio 0-1 rimediato contro il derelitto Everton a Goodison Park e contro il Manchester City all’Etihad impone alla squadra una reazione immediata, anche se l’unica cosa che li accomuna è il tabellino.
Abbiamo perso meritatamente a casa di un Everton a secco di vittorie da otto partite, nonostante Mikel Arteta avesse mandato in campo l’XI titolare, mentre siamo usciti dalla FA Cup per mano del Manchester City nonostante una buona prestazione e con in campo tante riserve – quindi è difficile fare paralleli.
Contro il Brentford, all’Emirates Stadium, dovremo provare a riprendere il buon cammino bruscamente interrotto una settimana fa.
LA CONFERENZA STAMPA
- Reiss Nelson, Emile Smith Rowe e Gabriel Jesus hanno iniziato a lavorare sul campo
- La corsa per il titolo è un grande stimolo per Mikel Arteta, che vuole trasmettere quest’energia al gruppo
- La partita contro il Manchester City (il 15 febbraio) non dev’essere una distrazione rispetto a quella di sabato
L’AVVERSARIO
Imbattuti da nove partite, una sola sconfitta negli ultimi undici turni di campionato e capaci di sbancare l’Etihad Stadium tre mesi fa, gli uomini di Frank sono carichi a mille. Il 3-0 rifilato al Southampton ha portato il Brentford al settimo posto, in piena lotta per un posto in Europa, e di fatto sigillato la permanenza delle Bees in Premier League per il terzo anno consecutivo, un risultato tutt’altro che scontato.
La “favola” Brentford non è più tale ma dev’essere considerata ormai una realtà.
Vedremo se la squadra di Frank scenderà di nuovo in campo con il 4-3-3 visto contro il Southampton, con Hickely al posto di Ajer, oppure se il tecnico tornerà ad un più coperto 3-5-2, modulo con il quale il Brentford ha battuto il Manchester City in trasferta. Modulo a parte, molto del gioco del Brentford dipende dalle intuizioni del camerunense Mbuemo, una bella conferma dopo una prima stagione positiva in Premier League, e dal gioco spalle alla porta di Toney, attaccante che ci ha spesso messo in difficoltà.
La partita di andata, giocata con la difesa e 4 e finita con un perentorio 3-0 dell’Arsenal a casa delle Bees, sarà servita di lezione?
CASA ARSENAL
Come anticipato, siamo davanti ad uno scenario inedito: abbiamo perso due partite di fila. Che fare?
Il morale, a detta di Mikel Arteta, è alto e la squadra è determinata ad iniziare una nuova striscia positiva, sempre stando a quanto ha dichiarato il manager spagnolo. Speriamo, perchè permettere al Manchester City di riavvicinarsi proprio alla vigilia dello scontro diretto sembra un esercizio inutilmente pericoloso. La prestazione di Goodison Park ha lasciato molto a desiderare sia a livello collettivo che individuale, quindi c’è attesa sia per vedere quale sarà la reazione della squadra sia per sapere se Mikel Arteta opererà qualche cambio nell’undici di partenza, solitamente blindato.
Takehiro Tomiyasu spinge per sostituire Ben White, recentemente meno brillante del solito, e Leandro Trossard aspetta pazientemente il momento di esordire dal primo minuto anche in Premier League, dopo la buona prestazione dell’Etihad Stadium in FA Cup, per non parlare di Jorginho, Kieran Tierney o Fábio Vieira.
Dovessi sblianciarmi, direi che Mikel Arteta manderà in campo quello che, al netto dell’assenza di Gabriel Jesus, è l’XI ideale della stagione, fino ad oggi.
IL DUELLO CHIAVE
Il già citato Mbuemo sarà l’uomo da tenere d’occhio all’Emirates Stadium, soprattutto in transizione: l’ex giocatore del Troyes è molto pericoloso quando attacca il lato debole della difesa e ha sviluppato un certo intuito per gli inserimenti e ha già presentato il conto a Manchester United e Chelsea, per citare solo due avversarie. Molto dipenderà dallo schieramento scelto da Frank ma un duello tra Mbuemo e Oleksandr Zinchenko sarebbe intrigante.
Molti lo danno in calo, qualcuno lo vorrebbe addirittura in panchina ma Gabriel Martinelli resta uno dei giocatori più pericolosi dell’Arsenal: le sue accelerazioni potrebbero causare grossi problemi a Hickey, ottimo difensore reduce però da una lunga assenza. Il brasiliano potrebbe prendersi una piccola rivincita e ribadire come mai in molti, Klopp per primo, lo considerano un giocatore speciale.
I PROBABILI XI
Ramsdale, White, Saliba, Gabriel, Zinchenko, Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Martinelli, Nketiah.