Avete presente quando in un film il protagonista si trova in un parcheggio, la fermata sperduta di un bus o un ascensore? Tutti luoghi che di per sé non sono spaventosi e non danno certo l’idea di celare un pericolo.
Però è notte, il protagonista è solo e l’unica fonte di luce è un tubo al neon che inizia a perdere colpi. Te che guardi la scena da spettatore comodamente seduto davanti allo schermo puoi anche sentire il silenzio rotto da una musica di tensione che si fa sempre più decisa con il passare dei secondi. Se il regista è particolarmente str***o o magari genio, dipende dai punti di vista, ti mostrerà anche il dettaglio di quel ragnetto che lento lento scende verso il protagonista lasciandoti credere che quando entrerà nel colletto quello sarà il momento clou. Ebbene no, quello è solo l’inizio.
È esattamente così che oggi vedo l’Arsenal (il protagonista). Non sappiamo come uscirne: siamo usciti dalla FA Cup per mano del Chelsea (il vero cattivo che ancora non si è rivelato) e la lampadina che deve illuminare il nostro cammino (Eidevall) sembra essersi fulminata. E quel ragnetto birichino (le partite malamente perse o buttate) che adora intrufolarsi nei vestiti? Vuole veramente farci del male o in qualche modo è lì per aiutarci?
COS’È SUCCESSO – MATCH REVIEW
L’ Arsenal parte bene e già nei primi minuti sfiora il goal prima con Frida Maanum e poi con Stina Blackstenius. Il furore biancorosso però dura poco più di un quarto d’ora. Un Chelsea non spettacolare ma efficace inizia ad aumentare il pressing e a sfruttare in ripartenza gli spazi lasciati liberi dalle avversarie. La tattica funziona. Al 21’ Sophie Ingle prende la mira e calcia in porta, Zinsberger tocca ma non basta, il Chelsea è in vantaggio.
L’Arsenal prova a reagire ma anche nella ripresa le cose non cambiano. La squadra biancorossa ha il controllo del pallone, crea tanto ma male ed ogni azione si perde nell’ultimo decisivo passaggio. Le Blues invece non badano troppo allo stile e quando al 56’ Jelena Čanković con un assist chiama Sam Kerr al raddoppio l’australiana risponde presente.
Un goal per tempo e l’Arsenal è battuto. Il giorno seguente leggi le statistiche e pensi ad una partita totalmente sotto il controllo di Captain Little e compagne poi ripensi alla partita, a quello che i tuoi occhi hanno visto per 90 e più minuti di gioco ed allora ti convinci che anche nel calcio la matematica non serve a … nulla.
PLAYER OF THE MATCH – La Migliore in Campo
Contrariamente a quanto si possa pensare la partita dopo una partita come quella di ieri, non è stato difficile individuare qualcuna che sia riuscita a mettersi in luce e proporre qualcosa di buono. Si, perché elementi che hanno ancora voglia di lottare ci sono ancora. Caitlin Foord – Voto 6

PIC OF THE DAY – La Foto del Giorno
Secondo tempo, calcio d’angolo per l’Arsenal. Mentre una delle nostre Ragazze si prepara a battere il corner sullo sfondo si vede una bambina sorridente che saluta. Arsenal o Chelsea non importa. Lei ancora non sa in quale guaio si sta tuffando decidendo di diventare una tifosa ma è felice di essere lì e sorride e saluta ed è tutto bellissimo.
DOPO PARTITA – What is Next?
Se pensate che il peggio passato vi sbagliate di grosso! Il prossimo weekend Arsenal e Chelsea si ritroveranno nuovamente l’una difronte all’altra. In palio non 3 punti per la testa della classifica, non il passaggio del turno in FA Cup ma il primo trofeo della stagione, la Continental Cup.