L’Anteprima: Arsenal v Bournemouth

Subito in campo, correre!
Oggi si gioca la prima di cinque partite in quindici giorni, partire col piede giusto è fondamentale.

LA CONFERENZA STAMPA
  • Nketiah verrà valutato, Jorginho è recuperato, Gabriel Jesus è sulla buona strada
  • Il Bournemouth è un avversario aggressivo, che avrebbe meritato di più ultimamente
  • La squadra non ha ancora raggiunto il proprio massimo potenziale
L’AVVERSARIO

Penultimi ma ben ancorati al treno salvezza, gli uomini di O’Neil sono reduci da una pesante quanto prevedibile sconfitta interna contro il Manchester City (1-4), arrivata dopo che le Cherries erano riuscite ad espugnare il campo del Wolverhampton e recuperare terreno in chiave salvezza.

Contro la squadra di Guardiola, il Bournemouth ha optato per una difesa a cinque ed il solo Solanke in attacco, supportato dai velocissimi Traorè e Ouattara, mentre in mezzo al campo Lerma e Billing facevano schermo a protezione dell’area di rigore. Probabile che lo schieramento sia lo stesso anche all’Emirates Stadium, nonostante il risultato del Vitality Stadium, per provare a togliere spazio alla manovra dell’Arsenal.

Ad oggi il Bournemouth ha la peggior difesa della Premier League con 48 gol subiti in 24 partite, un dato però pesantemente inficiato dai 9 gol incassati dal Liverpool, ma a preoccupare di più dovrebbe essere la cronica difficoltà nel creare occasioni da gol: sono solo 7 i gol segnati nelle ultime 10 partite – 3 dei quali arrivati contro l’Everton – e ben 5 gli incontri finiti senza un gol da parte del Bournemouth.

CASA ARSENAL

Il perentorio 4-0 rifilato all’Everton della nemesi Dyche ha rinfrancato l’ambiente, da una parte per la qualità della prestazione globale e dall’altra per i cinque punti di distacco rifilati al Manchester City, a parità di partite giocate.

Le notizie dall’infermeria sono rassicuranti, con Jorginho guarito da un malessere che gli ha impedito di giocare come sa, contro l’Everton, e Eddie Nketiah che dovrebbe aver recuperato da un problema alla caviglia che si portava avanti da qualche settimana. Gabriel Jesus ha ripreso ad allenarsi coi compagni ma non verrà gettato nella mischia troppo presto, mentre Thomas Partey è apparso fresco e brillante nel secondo tempo dell’ultima partita.

Mikel Arteta dovrà essere bravo a gestire le forze nelle prossime settimane, che vedranno il ritorno dell’Europa League con conseguente doppia sfida contro lo Sporting, in modo da avere forze fresche a disposizione senza snaturare la squadra. Vedremo come e quando il manager spagnolo deciderà di utilizzare un turnover che, con il calendario che si addensa, pare inevitabile.

L’impressione però è che, date le ultime prestazioni, Mikel Arteta non si prenderà il rischio di alterare l’XI di partenza se non per obbligo.

IL DUELLO CHIAVE

Gabriel Martinelli è l’uomo in forma del momento. Il brasiliano, dopo un periodo di appannamento, è tornato a segnare e far segnare e ciò principalmente grazie alla presenza in campo di Leandro Trossard, con il quale scambia spesso la posizione in campo. La sfida, per Mephan e Smith, sarà non perdere di vista i due attaccanti dell’Arsenal, quando questi si muoveranno sul centro-sinistra dell’attacco.

Nonostante il risultato pesante, Ahmed Junior Traorè ha ben figurato contro il Manchester City e potrebbe essere un cliente scomodo per Ben White. Il difensore inglese, nonostante non sia affatto lento, soffre gli esterni capaci di brucianti accelerazioni improvvise e l’attaccante ex-Sassuolo è esattamente quel tipo di esterno.

I PROBABILI XI

Ramsdale, White, Saliba, Gabriel, Zinchenko, Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Martinelli, Trossard.

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