Tre giorni e siamo di nuovo in campo. Meglio abituarcisi in fretta, sia noi che loro.
Dopo il pareggio rimediato a casa dello Sporting di Lisbona, Mikel Arteta e i suoi sono di nuovo di scena lontani dall’Emirates Stadium, anche se questa volta la trasferta è corta.
A Craven Cottage, contro un avversario molto ostico, riparte la caccia ad un improbabile 14esimo titolo nazionale, il primo da 19 anni, e con essa tutte le pressioni che derivano dall’essere così vicini ad un traguardo storico.
La situazione non è delle migliori in casa Arsenal, alle prese con qualche infortunio di troppo in attacco, ma questa squadra ha già dimostrato di avere enormi risorse e ce la metterà tutta per continuare la corsa in testa.
L’AVVERSARIO
Settimi in campionato e in piena lotta per un posto in Europa, i Cottagers stanno sorprendendo tutti per rendimento e qualità del calcio offerto. Al netto di qualche evidente lacuna difensiva, principalmente sull’asse centrale, gli uomini di Marco Silva sono molto be organizzati, difficili da battere e molto pericolosi in fase offensiva grazie alle qualità di Willian, Solomon, De Cordova-Reid, Mitrovic e del nuovo arrivato Lukic, visto in Serie A con la maglia del Torino.
I 38 gol segnati fino a qui dal Fulham fanno della squadra una delle migliori della Premier League, davanti a compagini meglio equipaggiate come Newcastle, Chelsea, West Ham o Leicester; il problema, per il Fulham, è la difesa: nonostante la classifica dica che Tim Ream e soci abbiano incassato 34 gol, in realtà i bianconeri hanno il peggior indice xGA del campionato (-42.1) e sono tenuti a galla da un Bernd Leno sensazionale tra i pali, la cui percentuale di tiri parati (78%) è la seconda più alta della Premier League dietro a quella di Kepa del Chelsea (79%)
CASA ARSENAL
Quanto peserà la trasferta di Lisbona? Ben White, William Saliba, Bukayo Saka, Granit Xhaka e Gabriel Martinelli sono rimasti in campo per 94′ e rischiano di avere le gambe un po’ pesanti a Craven Cottage ma tre giorni di recupero non sono pochi, in fin dei conti, quindi NIENTE ALIBI, please.
Il pareggio del José Alvalade non lascia troppo tranquilli in chiave qualificazione ma non c’è tempo di preoccuparsi di come arrivare ai quarti di finale di Europa League, è già tempo di respingere gli assalti del Manchester City e soprattutto disfarsi di un Fulham molto tignoso.
Da valutare le condizioni di Martin Ødegaard, che ha saltato la trasferta in Portogallo a causa di un’influenza: se il norvegese non dovesse farcela, Fábio Vieira dovrebbe essere il sostituto naturale e disputare così la sua terza partita consecutiva da titolare, una prima da quando è arrivato all’Arsenal. Da valutare soprattutto le opzioni offensive, perché il contingente a disposizione di Mikel Arteta è sottilissimo: Leandro Trossard e Eddie Nketiah sono ancora fuori, così come Gabriel Jesus, il che significa che il manager spagnolo dovrà inventarsi il tridente offensivo.
IL DUELLO CHIAVE
L’uomo caldo del momento, in casa Fulham, è Solomon: l’israeliano, contro il Bournemouth, ha trovato la porta per la quinta partita di fila tra Premier League e FA Cup e sarà una minaccia costante per Ben White, apparso affaticato a Lisbona.
L’assenza a centrocampo di Palhinha, che sconta la seconda giornata di squalifica dopo aver ricevuto il decimo (!) cartellino giallo della stagione, potrebbe costare caro ai Cottagers: il portoghese era stato il migliore dei suoi all’Emirates Stadium e senza di lui sia Thomas Partey che Martin Odegaard potrebbero avere spazi e tempi altrimenti a loro preclusi, quindi indirizzare la partita sui binari preferiti per l’Arsenal.
I PROBABILI XI
Ramsdale, White, Saliba, Gabriel, Zinchenko, Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Nelson, Martinelli.