Il giorno della verità è arrivato. Stasera, all’Etihad Stadium, si decida una buona fetta del campionato.
Scrivere queste parole in riferimento all’Arsenal mi sembra ancora inverosimile ma eccoci qua, alla madre di tutte le partite.
LA CONFERENZA STAMPA
- William Saliba ancora indisponibile, incerta la data del rientro
- La squadra crede ancora al 100% al titolo, stasera non sarà decisiva
- L’esperienza di Gabriel Jesus e Oleksandr Zinchenko sarà importante
L’AVVERSARIO
Il City schiacciasassi è tornato: otto vittorie in nove partite di Premier League, una finale di FA Cup da giocare e una semifinale di Champions League conquistata con relativa facilità contro un Bayern Monaco dato tra i favoriti.
Gli uomini di Guardiola stanno sbagliando pochissimo ultimamente e saranno naturalmente i favoriti questa sera, giocando in casa contro un avversario meno forte e che attraversa un momento delicato. Il nuovo modulo ideato dal manager catalano, un 3-2-4-1, ha rappresentato un momento di svolta per i Citizens, che da allora hanno preso a volare grazie alla stabilità offerta dal duo Stones-Rodri in mezzo al campo, bravissimi a recuperare subito il pallone e tenere gli avversari sotto pressione.
Probabile che Guardiola confermi l’inglese in mezzo al campo, accanto allo spagnolo, e che inserisca Laporte al posto di Aké, infortunatosi in occasione della partita di Champions League contro il Bayern, mentre l’eroe di FA Cup Mahrez dovrebbe accomodarsi in panchina nonostante la tripletta a Wembley.
L’alternativa a Laporte è il giovane Lewis, bravo nell’invertire partendo dall’esterno ma non altrettanto efficace in fase difensiva e quindi destinato a trovare un posto tra i sostituti.
CASA ARSENAL
Come si batte questo Manchester City? È imperativo credere di poterlo fare, anche se al momento sembra difficile farlo.
Mikel Arteta ha confermato che William Saliba non recupererà per la partita di stasera, mentre Granit Xhaka resta in dubbio. A disposizione il resto della rosa, ad eccezione di Takehiro Tomiyasu e Mohamed Elneny che rivedremo l’estate prossima.
Ha ragione il manager spagnolo quando dice che avremmo strameritato di vincere le ultime due partite ma non l’abbiamo fatto e ciò ha alzato ulteriormente la pressione; alcuni errori individuali ci sono costati quattro punti fondamentali nella corsa al titolo, punti che ora dobbiamo provare a recuperare all’Etihad Stadium.
Quella di stasera sarà una bella battaglia tattica ma l’esperienza dei padroni di casa potrebbe risultare decisiva, a meno di non tirar fuori dal cilindro la prestazione della vita e avere quel pizzico di fortuna che ci è mancato contro West Ham e Southampton. Da un po’ di tempo a questa parte, ogni episodio decisivo ci è avverso e ci rende la vita ancor più complicata.
Mikel Arteta dovrà scegliere tra confermare un XI titolare che ha portato a casa tre punti in altrettante partite, incassando sette gol, oppure se cambiare assetto, passando magari ad una difesa a tre, magari con Kieran Tierney e Ben White ai lati di Gabriel – in maniera speculare al Manchester City.
Personalmente, non mi aspetto grosse sorprese ma chissà…
IL DUELLO CHIAVE
Data l’importanza della partita e il modo di giocare di entrambe le squadre, i duelli individuali verranno messi in secondo piano dalle scelte tattiche di entrambi i manager.
Rob Holding sarà certamente l’obiettivo numero uno del Manchester City, essendo l’anello debole della squadra ospite. Probabile che i padroni di casa facciano tutto il possibile per assicurarsi che tutti i palloni in uscita dall’area dell’Arsenal passino dai piedi ruvidi dell’inglese, oltre ovviamente a sfruttarne la lentezza con veloci inserimenti alle spalle del difensore.
L’obiettivo principale dell’Arsenal, invece, sarà mettere Bukayo Saka e Gabriel Martinelli in isolamento contro i centrali difensivi del Manchester City. Dato lo schieramento difensivo dei padroni di casa che non prevede terzini, sia Akanji che Laporte saranno costretti ad allargarsi per chiudere sugli attaccanti quando partiranno in contropiede e ciò potrebbe creare molti problemi a Guardiola e i suoi.
Più in generale, saranno gli elettroni liberi a decidere l’andamento della partita, ovvero quei giocatori dal ruolo completamente fluido quindi difficili da ingabbiare: Oleksandr Zinchenko e Gabriel Jesus per l’Arsenal e Bernando Silva e Gundogan per il Manchester City.
I PROBABILI XI
Ramsdale, White, Holding, Gabriel, Zinchenko, Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Martinelli, Jesus.